Ebbene sì, a Milano esiste un posto unico, in cui entrare e mangiarsi tutti gli street food d’Italia.
Per me, Mangiari di Strada è stato amore a prima vista. Tipo quando cammini per strada, vedi qualcuno che incarna tutti i tuoi canoni estetici e sbammmmmm!! A questo punto io avrei sbattuto su un pilone per guardarlo. C’è chi dice che io abbia dei modi di fare un po’ da cartone animato, e temo di dare il meglio di me nello stato di euforia da cibo. In realtà non ho mai capito se prenderlo come complimenti o insulto..
Chi è entrato da Mangiari di Strada dopo di me ha sicuramente potuto assistere al mio buffo siparietto. Esclamazioni, saltelli sul posto per vedere oltre il bancone, l’urletto di gioia quando ho capito che tutte le materie prime utilizzate sono bio. Uno schiamazzo ancora più acuto quando ho notato che pure i vini in mescita sono biodinamici e il broncio quando ho realizzato che mai e poi mai nel mio pancino avrebbe potuto starci tutto quanto riportato sulla lavagnetta a muro!
Ecco quello che ho assaggiato: il fritto di carciofi, il pastrami, la coratella di agnello con il Monteveronese DOP e il cannolo siciliano con la ricotta di pecora modicana (questo è uno dei casi in cui mando a stendere la mia intolleranza al lattosio). Ebbene sì, ci sono cose per cui vale la pena morire. E i cannoli alla siciliana ben fatti sono una di queste!
E come non annaffiare tutto con un buon Particella 128? eh, eh, eh!
Calice?
Ma che, bottiglia!!
Tutto il resto è storia, godimento e voglia di tornare.
COSA MI HA FATTA SORRIDERE:
L’ ampia varietà di scelta dal menù e la prepotente presenza di street food.
L’utilizzo di materie prime eccellenti e pure biologiche;
L’aria che vibra di allegria grazie al buon umore contagioso di Giuseppe Zen.
La simpatica idea di poter scrivere da soli la propria ordinazione sui foglietti numerati.
Poter saltare tutta, ma propria tutta, la fila grazie alla tessera della Milano Food Week. Per chi sia stato da Mangiari di Strada almeno una volta sa quanto questo rappresenti un vantaggio fantastico.
Il caffè. Ma non chiedete di macchiarvelo, ne alterereste aroma e sapore e questo, loro si rifiutano di farlo!
I cannoli alla siciliana farciti al momento.
La possibilità di pranzare all’aperto d’estate.
COSA MI HA FATTA BRONTOLARE: l’apertura solo a pranzo (il venerdì è la giornata del fritto e io non ci potrò mai andare.. sob, sigh, sgrunt) e l’attesa per recuperare un tavolo a cui potersi accomodare. Se avete fatto atletica da piccoli e siete dotati di uno scatto potente, usatelo! Il consiglio, per il sabato, è quello andarci verso le 12.30 o di armarvi di un po’ di pazienza.
COSA SI MANGIA: tutti i piatti della tradizione popolare italiana. Street food, bolliti, lievitati, quinto quarto, icone regionali.
COSTO: per un primo, un secondo e un calice di vino circa 25 €.
I piatti hanno un costo che oscilla tra 6.50 e 13.50 €. I vini naturali sono serviti al calice ad € 3.50 cad. Le birre e le bibite sono quelle di Baladin (nessun colorante o conservante artificiale).
DOVE: via Lorenteggio 269 – 20152 Milano – Tel. 02 4150556
QUANDO: al Lunedì al Sabato – dalle ore 12.00 alle ore 15.00
UN AGGETTIVO PER DESCRIVERE L’ESPERIENZA: goliardico
