Per parlare di Achar, questo nuovo ristorante nepalese a Milano, la prenderemo un po’ alla larga, e partiremo dai fondamentali.
Lo sai dove sta il Nepal? Bravo, si colloca al confine tra Cina e India. Proprio per questo, la cucina di questa meravigliosa terra ha saputo trarre il meglio da entrambe le nazioni mixando antiche tradizioni e saporite spezie, per dare origine a piatti dagli equilibri tutti nuovi per le curiose papille milanesi.
Da Achar, tutti tranne Renè, che vanta origini spagnolfilippine (chissà perché il correttore automatico brontola) e una solida esperienza nel settore del lusso e della ristorazione, sono di nazionalità nepalese: da tutti i cuochi alla sua socia in sala, da molte delle materie prime agli arredi.
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Il ristorante Achar è uno di quei posti in cui si respira un’atmosfera calda e rilassata, un luogo informale ma al tempo stesso elegante, grazie a un servizio così attento e solerte da far invidia a molti ristoranti blasonati della città. Lo consiglierei, senza ombra di dubbio, anche per una cena romantica a due.
Achar è una parola intraducibile in italiano, ma da quel che abbiamo capito, richiama un insieme di piatti vegetariani che lasciano spazio alla condivisione e alla convivialità tra i commensali. Proprio per questo, nelle tre volte in cui abbiamo scelto di tornare in questo ristorante nepalese (ebbene sì, siamo consapevolmente e felicemente recidivi), abbiamo scelto di ordinare più cose e lasciarle al centro del tavolo per gustarle in condivisione. Se deciderai di optare per questo modo di gustarti il menu, chiedi al personale di portare un piatto per volta, altrimenti rischierai che le pietanze possano raffreddarsi in breve tempo.
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Il menu propone, per iniziare, piatti a base di verdure e spezie i cui prezzi oscillano tra i 5 e i 7 € e prosegue con i ravioli fatti in casa Mo:Mo, molto simili per aspetto a quelli cinesi ma molto più decisi nel sapore, grazie alla presenza di spezie himalayane (manco questo piace al correttore) sapientemente bilanciate per valorizzare entrambe le varianti dei ravioli proposti: alle verdure o al pollo (rispettivamente a 5,50 e 6 €).
In alternativa – o, per noi, aggiunta – ai ravioli potrai optare per la loro pasta fresca (asciutta ‘how mien’ oppure in brodo vegetale o di carne ‘thukpa‘) che, di volta in volta alterna sole verdure, uova, maiale, pollo e arricchita, a seconda dei casi, da aceto, coriandolo, cumino, zenzero, aglio, salsa di soia (da 9 a 12 €).
Ma quello che non potrai assolutamente far mancare sul tuo tavolo sarà uno dei piatti racchiusi sotto al nome di sekuwa: pollo, maiale o agnello marinati nel limone con l’aggiunta spezie fresche dell’Himalaya e cotti su pietra lavica (da 14 a 16 €). Noi abbiamo provato sia il maiale che l’agnello, entrambi buonissimi.
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Infine, ma queste non le abbiamo – ancora – provate, vengono proposte carni di pollo, agnello o cinghiale, archar’s tartaki, in quella che presumiamo sia una rivisitazione più esotica del nostro tradizionale spezzatino.
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La lista dei vini annovera in carta qualche slancio bio, un vino bianco e uno rosso, e il prezzo delle bottiglie si aggira tra i 20/27 € a bottiglia; ma ciò che assolutamente non dovrai perderti sono i drink fatti da Renè. Noi ti consigliamo di iniziare la cena con un aperitivo sfizioso in abbinamento alle frittelline di pollo o patate (pakauda) oppure di terminarla in maniera diversa rispetto al solito caffè; non amo particolarmente i martini cocktail ma quello che ho bevuto qui mi ha letteralmente stregata. La carta dei cocktail (a 6 €) non esiste, ricordati di farti avanti e chiederli, lasciandoti andare a un lungimirante: “fai tu” e vedrai… ciò che possiamo garantirti è una bellissima scoperta!
E se ti piacciono le frattaglie, con un po’ d’anticipo gli chef potranno prepararti anche altri piatti della loro tradizione.
A pranzo troverai ad accoglierti la proposta business lunch (intorno ai 12 €) e, alla sera, ti consigliamo la prenotazione perché abbiamo l’impressione che, a breve, per cenare da Achar ci sarà una lunga lista d’attesa, considera che i posti a sedere sono poco più di una ventina.
Che altro dire, ci è piaciuto?!? Da quando ha aperto a inizio gennaio, ci siamo tornati tre volte…
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Via Piero della Francesca, 13
Aperto tutti i giorni (al momento ma in futuro il giorno di chiusura potrebbe essere il lunedì) con i seguenti orari: 12:00 – 15:00 e 18:30 – 1:00
Tel. 02 87247049
I Mo:mo e la pasta fresca meritano davvero!