Ricetta detox: Insalata leggera di polpo per sopravvivere al Natale

Eccoci giunti al capitolo 2 della saga ‘Cerchiamo di riequilibrare i pesi’. Sì, hai capito bene, l’intento è proprio quello di ristabilire un rapporto con la bilancia prima di affrontarla vis-à-vis.

Stasera è stata un’insalata leggera di polpo a rallegrarmi la serata.

La ricetta è di per sè semplice e banale, ma il nocciolo della questione riguarda proprio il polpo. Ecco le cose che devi tenere bene a mente prima di sbatterlo – letteralmente – in pentola:

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.Ricetta detox: Insalata leggera di polpo.

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  • Siamo al punto in cui hai deciso di prepararti un’insalata di polpo. La prima cosa che farai sarà certamente quella di andare a comprare la tua piovra. Bene, che tu decida di fare acquisti al mercato, in pescheria oppure al supermercato la prima cosa che devi fare è quella di osservarne attentamente i tentacoli. Fai attenzione che siano dotati di due – e dico due – file di tentacoli. Se ne vedi solo una stanno cercando di rifilarti una sola perché il pesce in questione sarà un moscardino oppure una polpessa, varietà di qualità inferiore. Che se lo paghi meno ci sta pure, ma deve essere una tua scelta consapevole. Quindi non esagerare con l’alcol la sera prima altrimenti, se ci vedi doppio oppure male, la colpa sarà solamente la tua. Altra cosa,  il colore della pelle: deve essere intenso e brillante.

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  • Chiamalo col suo nome. Polpo o piovra.  Il polipo è questo,  e io vorrei tanto vedere la tua faccia se non lo sapevi di già. Ah pure i coralli fanno parte della famiglia… vorrai mica lasciarci la dentiera?!?

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  • Non è detto che il polpo decongelato debba essere necessariamente una chiavica. Ovvio che se comprato dallo spacciatore pescifero di fiducia sarà una bbbomba. Però ricordati che il freddo, sulle fibre del mollusco, ha lo stesso effetto della battitura, ovvero le spezza, rendendo le carni più morbide. Quindi se hai modo di abbattere (nel senso di congelarlo, neh) il polpo, prima di cucinarlo, ti assicurerai un’insalata di polpo tenerissima.

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  • Fatti pulire il polpo da chi te lo vende. Sarà che è una cosa che detesto fare, ma io me la risolvo sempre così. Ehehhehehe. Così a casa non ti rimarrà che sciacquarlo sotto l’acqua corrente e controllare che nelle ventose non siano presenti residui di sabbia. Rischio più concreto qualora tu abbia comprato un ‘polpo’ da spiaggia’, quello con solo una fila di ventose, soprattutto se lo compri direttamente dai pescatori.

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  • Cuoci il polpo nella sua acqua. Sì, hai letto bene, dimenticati i padelloni che bollono e i vetri appannati.  Già di suo è composto al 79% di acqua, non ne serve altra. Il polpo va messo in un tegame dal fondo spesso con un filo d’olio, aglio, alloro e un po’ di acqua per evitare che le ventose s’attacchino alla padella. Accendi la fiamma e, con un mestolo bucato, elimina la schiuma che si formerà prima che cominci a bollire. A questo punto copri con un coperchio (lasciando una fessura) e continua la cottura a fuoco dolce. Alla fine della preparazione sul fondo del tegame troverai un sughetto gustosissimo! Noi l’abbiamo usato come base per uno spaghettone buonissimo, ma questa è un’altra storia.

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  • Non aggiungere sale. Non serve, la bestiola arriva dal mare!

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  • Il tappo di sughero lascialo sul vino. Quella secondo cui il sughero ammorbidirebbe il polpo è solo una leggenda metropolitana. Piuttosto perdi qualche minuto a batterlo come un tappeto durante le pulizie di primavera. Sicuramente è più efficace. E se non hai scogli in casa, va bene pure un batticarne o un oggetto contundente. Sì quello che di tanto in tanto avresti voglia di lanciare appresso alla dolce metà. Perfetto.

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  • Non farlo cuocere troppo. Perché il polpo sia pronto ti basteranno  20/25 minuti, a seconda delle sue dimensioni. Se è molto piccolo pure un quarto d’ora. Una volta cotto lascialo riposare nel suo sughetto, taglialo solo quando sarà tiepido. La carne del polpo è ricca di fibre nervose e una cottura molto lunga non servirà a spezzarle; anzi, le renderà ancora più dure e gommose.

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  • Se proprio vuoi, puoi togliere la pelle da tentacoli e testa sbucciando il polpo con un coltellino. Ma che sbatti, io me lo mangio così com’è!

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Bene, ora che tutte le dovute premesse sono state fatte ecco come ho realizzato la mia insalata leggera di polpo.

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INGREDIENTI

1 polpo cotto, come spiegato qui sopra, tagliato a tocchetti
1 patata media bollita e tagliata a cubetti della stessa dimensione del polpo
1 gambo di sedano tagliato a pezzetti
qualche pomodoro ciliegino tagliato a rondelle
una manciata di olive taggiasche denocciolate
olio extra vergine di oliva di ottima qualità
sale qualora dovesse servire
una spolverata di pepe
il succo di mezzo limone

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PREPARAZIONE
Versa il polpo e le verdure in una terrina, irrora con l’olio e spolvera di pepe. A questo punto mescola bene e assaggia. Se serve regola di sale e irrora col succo di limone.

Ti renderà felice sapere che 100 g di polpo hanno solo 60 kcal. Inoltre, mangiano questa insalata farai il pieno anche di ferro, calcio, fosforo e potassio. E con le verdure colmiamo la sua mancanza di vitamine. What else?!?

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