** POST AGGIORNATO IN SEGUITO A RIPETUTE PROVE SUL CAMPO **
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Che io viva di pizza è innegabile.
Che la pizza attualmente offerta nella città meneghina attiri i miei consensi, molto meno.
Continuo a leggere e rileggere classifiche, recensioni, top list ma, francamente, non mi ci ritrovo affatto.
Io cerco la pizza perfetta. Quella da wow.
Non me ne voglia nessuno, ce ne sono alcune di discrete in città, però il posto del cuore non esiste ancora è arrivato solo ora. La pizza di Sorbillo è a Milano.
MAI ARRENDERSI, UNA PIZZA MI SALVERÀ! (quantomeno l’umore)
Vivo Ho vissuto l’arrivo della pizza di Gino Sorbillo e Salvo Gennaro come una sorta di miraggio. E per aggiornare questo post ci ho messo del mio: grandi e ripetute prove d’assaggio. Embeh, per la serie: è uno sporco lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare!
Sappi che la decisione di immolarmi sull’altare della gastroscoperta, mi ha pure fatta ammalare. Mi son beccata la SORBILLITE.
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Dopo mesi di incertezze e scommesse clandestine, finalmente ci siamo. Da fine ottobre la serranda di Lievito Madre al Duomo, finalmente, è stata alzata.
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COSA MI PIACE:
- le pizze servite sono 400 al giorno. Non una di più. Il darsi un limite, per evitare lievitazioni in urgenza, mi fa molto ben sperare.
- l’impasto della pizza di Sorbillo è fatto a mano, unico caso in Italia oltre Franco Pepe. E non è questione di forza ma di tecnica. Per cui non aspettatevi un Salvo culturista.
- la pizza di Sorbillo è “a ruota di carro”, così chiamata perché trasborda un pochino dal piatto. Bello, se la pizza è buona davvero, deve poter non finire mai!! Non per fare la solita.. ma a me, comunque, una non basta mai!
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ogni pizza è realizzata utilizzando i migliori prodotti dop e con lievito madre. Le materie prime son davvero ottime!
- la lievitazione è naturale e lenta, come nella migliore tradizione del Sud. Salvo Gennaro fa maturare l’impasto per 12/18 ore.
- le farine sono tutte biologiche: sia l’integrale che la “0”. E pure l’olio extravergine di oliva. Ciascun impasto viene realizzato con il 90% di farina “0” e col 10% di integrale.
- il forno è quello tradizionale partenopeo, a legna, costruito con i mattoni di Sorrento grazie a un team di artigiani specializzati arrivati dal sud.
Se il 7 è il tuo numero preferito, questo è proprio il numero giusto per te: 7 antipasti, 7 pizze (in realtà sono 11), 7 bibite, 7 dolci. Come a Napoli.
Ed ecco il menu dettagliato con relativi prezzi:
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COSA HO PROVATO
Al momento ho assaggiato 9 delle 11 pizze in menu. Le metto in ordine (MIO) di preferenza, anche se non è affatto facile :
La 7+1, al momento è la mia pizza preferita. Il mio WOW. Da orgasmo (multiplo). La dolcezza del pomodoro del Piennolo unita alla selezione di formaggi è qualcosa di infinitamente buono!! Ancora, ancora, ancora..
L’Antica Margherita e la Margherita Bufala DOP Libera sono entrambe finite sotto le mie fauci. Tra le due credo di avere (incomprensibilmente) preferito la prima, la più classica espressione della buona pizza napoletana. La Libera si apprezza maggiormente fredda. Strano, ma a una temperatura inferiore i sapori ‘escono’ meglio.
La Calabrese. Il bello (e buono) di questa pizza? L’essere giustamente piccante: non troppo e non troppo poco. Un equilibrio che mi ha conquistata fin dal primo morso.
La pizza dell’Alleanza. Eh, un turbinio di presidi slow food tutti riuniti in un’unico piatto. Come avrebbe mai potuto deludere??
La 7+4 Filetto fresco di pomodoro. Anche lei mi ha strappato un piacevole sorriso, sebbene abbia sentito un po’ un po’ di nostalgia per la dolcezza del pomodoro del Piennolo. Una volta provato, difficile ‘tornare indietro’.
La Margherita Gialla è incredibile. Ma debbono piacerti molto i formaggi adorabilmente ‘puzzosi’ perché il Conciato Romano è bello strong. Già dal profumo se ne intuisce la squisita potenza.
Pesto di basilico. Beh, che dire.. il pesto di Roberto Panizza è il pesto di Roberto Panizza. Punto.
Cetara, un tuffo nella Costiera Amalfitana. Forse mi sarebbe piaciuta ancor di più se al posto della provola affumicata ci fosse stata la mozzarella fiordilatte. Ma è un mio gusto personale.
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L’impasto della pizza di Sorbillo è leggerissimo e l’ho digerito facilmente. Ogni volta, mi alzo da tavola con la sensazione di aver posto ancora per un’altra pizza. Sono al limite della dipendenza acuta, è ufficiale.
Ho annaffiato il tutto con la birra St. Stefanus. Una bionda, pure ‘bona’ rifermentata in bottiglia. Che è caretta eh, ma a me piace tanto!!
Ok, ne mancano 4 di pizze, all’appello. Dovrò sacrificarmi e tornare presto a provarle!! E poi i fritti? Non ne vogliamo parlare??
COSA MI HA FATTA BRONTOLARE
Un po’ di coda devi metterla in preventivo, non ho ancora capito se sia una questione di orario (meglio andare sul tardi, sia a pranzo che a cena) o di ‘fortuna del momento’.
A volte gli ingredienti e i dessert sono terminanti, ma siamo solo ai primi giorni di apertura, confido sul fatto ce la giusta taratura arrivi presto!
UNA FRASE PER DESCRIVERE L’ESPERIENZA: LA PIZZA A MILANOOOOOOOOOOOOOO, YEAH!!!
Lievito Madre di Gino Sorbillo a Milano
Indirizzo: Largo Corsia dei Servi (zona Duomo)
Orari di apertura: tutti i giorni a pranzo e a cena fino a esaurimento delle 400 pizze quotidiane
Contatti: Telefono e email ancora non disponibili
Prenotazione: non è possibile prenotare.
Sito web: www.sorbillo.it