“Bisogna promuovere la cultura del cibo”
Bla bla bla..
A volte chisenefotte, hai bisogno di bere e basta.
Che poi, in verità, in fin dei conti mica è del tutto vero.. Se provi le cose buone non ce la fai proprio a tornare indietro. Col primo Hendrick’s ho detto per sempre addio alla capacità di ritrovarmi carponi davanti a una bottiglia di Gordon’s (con tutto il rispetto però io non l’affronto proprio).
Il 15 settembre 2014 a Milano c’è stato il Gin Day, promosso da Bartender. Massima stima. Una giornata intera, dalle 10.00 (sì, hai capito bene, quelli seri fanno colazione così) alle 22.00.
Non ho viso nessuno sputare, ma proprio nessuno eh! Che poi cosa abbia da stupirmi, IO, che non ho mai espulso nemmeno un goccio di vino in tutta la vita, non saprei proprio. In compenso ho visto qualcuno steso. Letteralmente. E non ero io. (MOTTO D’ORGOGLIO)
Strategia tattica: andare in bici e tornare non so come.
Sono felice, nonostante l’hangover, di aver integrato la mia personalissima classifica dei Gin preferiti. Quelli morbidi e profumati.
Prima di elencarli è doverosa una piccolissima premessa. Mica bevo e basta, neh. Cerco, attraverso l’esperienza pratica di allargare il mio grado di expertise. Mmmmm… Sono ancora ubriaca o il milanesismo si è impossessato definitivamente di me?!?
Il gin, nato originariamente in Olanda ma poi ‘spostatosi’ in Inghilterra, si ottiene distillando un fermentato di frumento e orzo in cui viene messa a macerare una miscela di erbe, spezie, piante e radici chiamata botanicals. Tra queste sono presenti bacche di ginepro che caratterizzano profumo , gusto e che danno il nome a questo distillato.
Per farla breve.
In realtà ci sarebbe da dire davvero molto. Ad esempio che il gin fu inventato da un medico per curare i disturbi renali.. e da qui la mia teoria secondo cui allora non può far male.. Semplice eh?!?
Ma ora eccoci qua, con la mia personalissima top list per il Gin Tonic perfetto:
- GIN MARE: arriva dalla Spagna e in abbinamento con la sua tonica 1724 e col classico rametto di rosmarino va a formare un leggero e dissetante gin tonic. Troverai al suo interno tutto l’aroma di basilico, timo, rosmarino, olivo Arbequina, ginepro, cardamomo e agrumi. Come non innamorarsene.
- G VINE GIN: francese e distillato in piccoli alambicchi del raro fiore verde dell’uva ugniblanc (quella del Cognac). Gli aromi sono floreali e il gusto morbido, le bottiglie numerate.
- GERANIUM GIN: questo British Gin racchiude in sé l’essenza di geranio, di sabina, limone, coriandolo, cassia, angelica, liquirizia.
- THE BOTANIST: scozzese arricchito da ben 31 erbe diverse (non ti tedierò con l’elenco). In bocca spiccano mentolo, ginepro, coriandolo, anice, agrumi, miele e fiori della baia di Machir. Questo gin riesce ad essere ricco e morbido allo stesso tempo.
- FILLIERS DRY GIN 28 TANGERINE: Belga con spiccate note di arancio e mandarino. Sicuramente estiva quest’edizione limitata resa più leggera dall’utilizzo degli agrumi.
- VEDRENNE GIN 1 & 9: altro francese altra corsa! Bacche di ginepro, scorza di arancio dolce, coriandolo, peperoncino giamaicano, angelica e cardamomo. Aspetto cristallino. Dolce e profumato per un gin tonic che non t’accorgerai nemmeno di bere.
- HAYMAN’S GIN: London Dry Gin, prodotto da 10 piante accuratamente selezionate, con un costante equilibrio tra ginepro, coriandolo, scorze di arancia e limone, dal sapore fresco e elegante.
- VAN GOGH GIN: Van Gogh è un gin olandese premio artigianale e ottenuto per distillazione triple. Intensi aromi di ginepro, con sentori di agrumi. Sapore delicato con note lievi di limone.
Un Gin che mi ha stupito e che mi piacerebbe veder tramutato in cocktail è:
- GIN HOXTON: fanno capolino cocco, pompelmo, ginepro, iris, dragoncello e Ginger. Sicuramente originale e potenzialmente interessante, questo londinese. Pare che per gustarlo appieno siano sufficienti anche ghiaccio e una fetta di limone, anche se loro stessi suggeriscono la declinazione in quattro cocktail che vorrei assolutamenteassaggiare!
Per ora preferisco lasciarla in mood work in progress.. ho ancora molto da provare! Hic.