Ce li hai anche tu degli amici che, con fare sornione e ammiccate, ti guardano ed esordiscono con un “Mi cucini questo o quell’altro”, vero?
Eh beh, che poi non c’è nulla di più bello del ritrovarsi attorno allo stesso tavolo sapendo di far felici le persone care. E per me la felicità equivale a mangiare qualcosa di buono!
Regalatemi salami, non diamanti!!
… O_o, temo di aver bigiato la scuola della vita nel giorno sbagliato… Ok, siano tolte siano tolte dagli atti le ultime due righe. Avvocatooooooooo!
Dopo questo memorabile autogol, torniamo al tema principale. Eravamo al punto in cui ti dico che a me capita spesso di sentirmi dire: “Mi fai il frico?“. PEr la verità capita pure con la Gubana, ma vista la complessità della faccenda, su questo, ho sempre fatto orecchie da mercante. Il frico è un elisir di felicità garantito, per altro semplice e veloce da preparare.
Quella che seguo io è la ricetta originale dell’Albergo Roma ai tempi di Gianni Cosetti, lo stesso luogo che ha dato i natali al tiramisù. Insomma, ‘na certezza per una bomba di bontà. Per il festival del grasso saturo. Per l’oscar della caseina. Per il #nodiet day.
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Gli ingredienti sono semplici, proprio per questo è fondamentale trovarli di ottima qualità, possibilmente made in Friuli.
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INGREDIENTI FRICO CON CARTUFULIS
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4 grosse patate (cartufules) saporite. Oppure 8 piccole. Se spulciando in qualche mercato riesci a scovare quelle del contadino, allora sei già a metà dell’opera.
1 cipolla dorata
150 grammi di pancetta stesa affumicata (non dolce, affumicata!)
300 grammi di Montasio stagionato 3 mesi tagliato a piccoli cubetti
sale e pepe q.b.
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PROCEDIMENTO
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In una padella antiaderente abbastanza grande rosola la pancetta tagliata a piccoli dadini e la cipolla affettata sottile. Non aggiungere olio, non serve.
Sbuccia le patate, lavale e tagliale a rondelle sottili. Aggiungile al composto di cipolla e pancetta, regola di sale, pepe e, infine, bagna il tutto con un mestolo di acqua. Copri con un coperchio e cuoci per circa 30 minuti, aggiungendo ancora un po’ di acqua qualora si renda necessario durante la cottura. Le patate saranno pronte quando, schiacciandole grossolanamente con una forchetta, si ridurranno a pezzetti più piccoli senza opporre resistenza. A questo punto ci siamo: è giunto il momento di aggiungere il Montasio e di farlo sciogliere, eliminando mano a mano il grasso che rilascerà in cottura. Questa è la parte più difficile, io rischio di farlo finire nel lavello a ogni inclinazione avventata della padella. Il mio consiglio è quello di aiutarti nell’operazione col coperchio. A questo punto, se il frico è ancora al suo posto – e non nello scarico del lavandino – ci siamo: puoi scegliere se ultimare subito il tuo frico di patate o se lasciarlo da parte e completarlo successivamente.
Passa il frico in una padella antiaderente di 20 cm di diametro e rosolalo bene da ambo le parti, fino a che si formerà una crosticina dorata e l’interno sarà uniformemente caldo.
Bene, e ora… pancia fatti capanna!
Che dici, alla prossima richiesta di frico mando il link del post?!? Naaaaaaaaaaaa… è troppo bello mangiarlo tutti assieme. YEP!
il frico si può fare in mille modi ma il tuo deve essere ottimo
mandi
c’è lo quel libro
ci sono ricette strepitose
mandi
Eh sì Franca!
Quando sento “mandi” mi sciolgo. Buona giornata!!