Pizza: se si tratta di lei come potremmo mai farci scappare qualsivoglia novità al riguardo?!? Così eccoci qui, pronti ad annunciarvi una nuova apertura a Milano. Come avrai già capito si tratta di una pizzeria, il suo nome è PIZZIUM e noi l’abbiamo provata immediatamente, già nel primo giorno della sua apertura al pubblico.
Di solito preferiamo aspettare e lasciar rodare per un po’ le nuove insegne ma, in questo caso, eravamo davvero troppo curiosi.
Ad accoglierci abbiamo trovato due bellissime vetrate che si affacciano sul civico 30 di Via Procaccini, in zona Sarpi/Sempione; gli interni, invece, ricalcano il solito mood post industriale/mattone a vista/tavoli senza tovaglie, sedie spaiate ecc. ecc. ecc. che tanto ci fa auspicare un sospirato cambio generazionale tra gli architetti del settore per poter vedere, finalmente, qualcosina di diverso e nuovo. Cliché a parte la location è molto carina, semplice ed essenziale, e non abbiamo ricordo di alcun inquinamento acustico tipico di tantissime nuove aperture meneghine. Menzione d’onore va alla scelta dei patti da portata in cui vengono servite le pizze: colorati, allegri e molto partenopei.
.
.
.
Le pizze e gli impasti sono tutta farina del sacco di Giovanni Arbellini (oltre che di Molino Pivetti), per gli amici Nanni, classe 1988; uno giovane ma che ha già avuto modo di dimostrare tutta la sua bravura seguendo lo start up di Briscola.
.
.
.
L’impasto delle pizze che troverai da Pizzium – la ridondanza qui è d’obbligo – è un napoletano rivisitato in chiave giovane e personale: nessun cornicione sparato o canotto alla moda, qui fa da padrona la Nannipizza. Com’è?!? E’ fatta con una miscela di farine di grani certificati italiani, pochissimo lievito, lunga lievitazione a temperatura ambiente – come tradizione partenopea vuole – e idratazione spintissima altissima.
Se chiedi a Nanni com’è la sua pizza ti dirà:” Secondo me le pizze di Pizzium sono buone, classiche come quelle che si trovavano nelle pizzerie di una volta. Per me sono il trionfo della semplicità“. Ti pare poco?
Le pizze, fatta eccezione per le classiche Marinara (6 €), Margherita (7 €) e Bufala (10 €) sono 14 e hanno tutte una vocazione regionale con un costo che oscilla tra i 7 e i 12 €. Potrai scegliere di gustarti un’ottima Abruzzo – noi lo abbiamo fatto – che grazie alla presenza di San Marzano, fior di latte, guanciale, pecorino romano e pepe nero (9 €) ti farà sentire un po’ anche in Lazio o la più classica Campania, per me un immancabile, con provola, salsiccia fresca e friarielli (10 €).
Eccole in tutto il loro splendore:
.
.
.
E per finire, come dessert, abbiamo scelto lei, la Sardegna, a base di fior di latte, crema di carciofi e pomodorini secchi (9 €):
.
.
.
Se fai parte di quella schiera di persone attente ai minimi dettagli, noterai molta differenza tra i cornicioni delle pizze ritratte nelle due foto: quello delle prime due pizze è molto più ‘croccante’ e asciutto mentre nella seconda foto lo stile propende nettamente verso quello napoletano.
Questa differenza è dovuta alla diversa temperatura d’infornata delle pizze (più bassa nel primo caso e più alta nel secondo) e al fatto che, quando abbiamo deciso di provare Pizzium, il forno era stato acceso per la primissima volta solo una manciata di ore prima del nostro arrivo. Possiamo quindi desumere che Nanni stesse ancora cercando di prendere le giuste misure ma, per quel che ci riguarda, abbiamo amato moltissimo entrambi i risultati e ciò ci fa propendere per un positivissimo: “Comunque vada, sarà un successo“!
#pizzarules
.
.
PIZZIUM
Via Procaccini, 30 Milano
Aperto tutti i giorni dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:30 alle 0:00
Prenotazione: non ammessa
www.pizzium.com
